domenica 15 ottobre 2017

Mitologia cinese


Molte leggende cinesi risalgono all'era mitica dei Tre Augusti e dei Cinque Imperatori. La mitologia cinese è conosciuta grazie a testi risalenti alla dinastia Han. Risalenti a più di duemila anni fa, possono essere considerati in un certo senso recenti. Furono redatti da letterati che rivisitarono la mitologia antica, tenendo conto delle loro concezioni filosofiche. In certi casi hanno associato le più importanti divinità a sovrani cinesi. Hanno anche associato molti dèi alle cinque direzioni (i quattro punti cardinali e il centro), secondo una cosmologia elaborata nella bassa antichità.



Possiamo avere un'idea di cosa fosse la mitologia cinese originaria, comparandola con quella di altri popoli dell'Estremo Oriente. Estendendo il paragone a tutta l'Eurasia, ci si può rendere conto che gran parte della mitologia cinese è di origine indo-europea. Possiede infatti dei punti in comune con la mitologia germanica, greca e quella dei popoli slavi e scandinavi.


Questo è dovuto alla remotissima invasione della Cina da parte di un popolo indo-europeo, i Tokhariani, più di tremila anni fa. I cinesi dell'antichità li chiamavano i Quan-Rong, il termine Rong era applicato a tutti i barbari occidentali. Nell'Estremo Oriente e in Oceania, esisteva un dualismo cosmologico che metteva in opposizione due principi, da una parte la luce, il Sole e il fuoco, dall'altra il buio, la Luna e l'acqua. Il primo principio era generalmente rappresentato da un uccello. 


In Cina era un corvo. L'Uccello è un concetto emerso sotto la dinastia Shang, la prima attestata dall'archeologia. Il secondo principio era raffigurato da un serpente o un animale acquatico. La madre di Shun, uno dei sovrani mitici della Cina, era del clan del Serpente, il padre del clan dell'Uccello. Shun era dunque nato dall'unione dei due principi. Questo mito illustra il Totemismo dell'antica società cinese, secondo cui ogni clan aveva un animale ancestrale.