sabato 3 novembre 2018

Singapore


Singapore, ufficialmente Repubblica di Singapore è una città-Stato del sud-est asiatico, situata sull'estrema punta meridonale della penisola malese, 152 km a nord dell'equatore. Si sviluppa su un arcipielago formato da circa 60 isole, la più grande e principale delle quali è l'isola di Singapore che ospita la metropoli. A nord Singapore è separata dalla Malesia dallo Stretto di Johor, a sud è separata dalle indonesiane isole Riau dallo Stretto di Singapore.



La sittà-Stato è il quarto principale centro finanziario del mondo ed è una delle principali città cosmopolite del globo, con un importante ruolo nel commercio internazionale e nella finanza. Il suo porto è tra i primi cinque per attività e traffico su scala mondiale. Singapore è un Paese con una lunga storia di immigrazione. Ha una popolazione variegata e gli oltre 5 milioni di abitanti sono composti prevalentemente da cinesi, malesi, indiani e altre discendenze di asiatici ed europei.


Il 42% della popolazione è straniero, qui presente per lavoro o studio. I lavoratori stranieri costituiscono il 50% del settore dei servizi. Singapore è il secondo Paese più densamente popolato del mondo dopo il Principato di Monaco e nel 2009 ha raggiunto la più alta concentrazione di milionari in rapporto alla popolazione, davanti a Hong Kong, Svizzera, Qatar e Kuwait.


Per quanto riguarda ai origini, nell II secolo, l'astronomo Claudio Tolomeo scriveva di un posto chiamato Sabana nell'estremo sud della penisola malese. Il primo vero scritto sull'isola è un resoconto cinese del III secolo, nel quale viene chiamata Pu Luo Chung, traslitterazione del malese Pulau Ujong, letteralmente "isola alla fine" (della penisola malese).



Secondo una leggenda narrata negli Annali malesi, il principe di Srivijaya Sang Nila Utama, sbarcato nel 1299 dopo una terribile tempesta nell'isola di Temasek (letteralmente "città del mare"), si imbattè in un leone, fatto ritenuto di buon auspicio, e vi fondò il Regno di Singapura, che in sanscrito significa letteralmente "città del leone". 


Il periodo d'oro di Srivijaya finì nell'XI secolo quando, con l'invasione di Sumatra e della penisola malese da parte delle truppe della dinastia tamil dei Chola, era iniziato il declino del regno. Dopo la scomparsa di Srivijaya, nel XIV secolo si affermò nella regione il Regno giavanese di Majapahit. Nel 1320, una missione commerciale dell'Impero mongolo giunse in un sito chiamato Long Ya Men (stretto del dente di drago), che si ipotizza corrispondesse all'odiemo Porto di Keppel, estremità meridionale di Singapura.


Il viaggiatore cinese Wang Dayuan visitò l'isola verso il 1330 e ne descrisse il villaggio di Dan Ma Xi, abitato da malesi e cinesi. Il poema epico giavanese Nagarkretagama del 1365 narra di un insediamento nell'isola chiamato Temasek. Scavi archeologici hanno evidenziato che nel XIV secolo Singapura era un porto importante. 


Nella seconda metà del XIV secolo si accese una lotta tra Majapahit ed il Regno di Sukhothai, il primo Stato dei thai, per il controllo della penisola malese e i due regni si alternarono nel controllo di Singapura. L'ultimo sovrano di Singapore, che dopo una lunga lotta fu sconfitto dalle truppe di Majapahit e costretto a rifugiarsi a Malacca, dove si converti all'Islam e fondò l'omonimo sultanato.


Il regno giavanese ebbe fine nella seconda metà del XV secolo sotto la pressione islamica, cinese e siamese. Il periodo coincise con la diffusione dell'Islam nel Sud-est asiatico e Singapura divenne un importante porto commerciale del Sultanato di Malacca, affermatosi nella parte meridionale della penisola malese. Con la resa di Malacca ai portoghesi nel 1511, il sultano si rifugiò a Johor, dove avrebbe fondato il locale sultanato che prese il controllo di Singapura mandando un governatore.


Nel 1613 i portoghesi incendiarono l'avamposto commerciale di Singapura e nei succesivi due secoli l'isola fu abbandonata, complice il progressivo declino di Johor: Nel 1641 gli olandesi conquistarono Malacca espellendo i portoghesi, presero il controllo delle isole della Sonda e diventarono la maggiore potenza dell'arcipelago malese arricchendosi con il commercio delle spezie. 


Nel 1722 il sutanato di Johor cadde in mano a una dinastia di Celebes, l'odierna isola indonesiana di Sulawesi e negli anni che seguirono Johor estese la sua influenza nella zona di Riau, a Sumatra, e si arricchì sviluppando l'agricoltura. L'isola di Singapura fu utilizzata all'inizio del XIX secolo per la coltura di Uncaria gambir, pianta impiegata per la concia delle pelli e come medicina naturale. Fu questo il motivo per cui fu ripopolata, trasferendo manodopera da Riau e da altri insediamnti di minoranze etniche.


Nel 1795, con la sottomissione della Repubblica olandese da parte dei francesi, lo statolder Guglielo V di Orange-Nassau si rifugiò nel Regno Unito e affidò ai britannici il controllo dei territori d'oltremare, per non farli cadere in mano francese. Con la caduta di Napoleone, nel 1814 i britannici restituirono i territori agli olandesi, ma vent'anni di gestione dei traffici marittimi con la Cina li aveva abituati ad enormi profitti. 


Il governatore britannico Thomas Stamford Raffles di Bencoolen, che corrisponde all'odierna provincia di Bengkulu nella Sumatra del sud-ovest, convinse il governatore generale dell'India Francis Rawdon-Hastings ad espandere i territori britannici nella penisola malese. Giunto nella quasi deserta Singapura, firmò un trattato con il sultano di Johor e Riau che diede alla Compagnia Inglese delle Indie Orientali il diritto di istituire nell'isola un avamposto commerciale dietro il pagamento di un corrispettivo annuo.


Il nuevo insediamento attrasse investitori e manodopera di malesi, thai, indonesiani, arabi, indiani, cinesi ed europei. Nel giro di tre mesi la popolazione della nuova Singapore crebbe a 5000 abitanti, trasformandola nel maggiore insediamento britannico in Oriente. Lo stesso sultano trasferì la propria reggia a Singapore. Negli anni successivi furono messi in atto piani di sviluppo per Singapore, che divenne in breve una grande città.


Il Trattato anglo-olandese del 1824 accordò ai britannici il controllo dei territori di Malacca e Singapore, in cambio gli olandesi ottennero l'evacuazione britannica da Sumatra, Giava e isole adiacenti riprendendone definitivamente il controllo. Nel 1826, Singapore, Malacca e Penang costituirono gli Insediamenti dello Stretto. La colonia così formatasi venne ad essere amministrata dalla Compagnia Inglese delle Indie Orientali.