venerdì 6 novembre 2020

Pandemie storiche

 


Una pandemia è la diffusione di una malattia epidemica in vaste aree geografiche su scala globale, coinvolgendo di coseguenza gran parte della popolazione mondiale, nella malattia stessa o nel semplice rischio di contrarla. Tale situazione presuppone la mancanza di immunizzazione dell'uomo verso un patogeno altamente pericoloso. Nella storia umana si sono verificate numerose pandemie.


L'OMS ha utilizzato una classificazione in 6 stadi che descriveva il processo mediante il quale un nuovo virus influenzale procede dalle prime infezioni iniziali nell'uomo arrivando ad una pandemia. Questo processo inizia con un virus che infetta principalmente gli animali (periodo inter-pandemico), seguito da alcuni casi in cui gli animali infettano le persone, quindi passa attraverso la fase in cui il virus inizia a diffondersi direttamente tra le persone (periodo di allerta pandemica) e termina con una pandemia quando le infezioni del nuovo virus si sono diffuse in tutto il mondo (pandemia).

La maggior parte dei virus che hanno causato pandemie sono zoonotici, ovvero originati da un contagio interspecie; due esempi tipici sono l'incluenza e la tubercolosi. Fra le pandemie più catastrofiche si possono annoverare:

- Febbre tifoide durante la guerra del Peloponneso, 430 a. C. La febbre tifoide uccise un quarto delle truppe di Atene ed un quarto della popolazione, nel giro di quattro anni.

- Peste antonina, 165-180. Una pandemia presumibilmente di vaiolo, portata dalle truppe di ritorno dalla guerra contro i Parti nelle province del Vicino Oriente, uccise almeno cinque milioni di persone.

- Pandemie di peste. Morbo di Giustiniano, a partire dal 541; fu la prima pandemia nota di peste bubbonica. Partendo dall'Egitto giunse fino a Costantinopoli; secondo lo storico bizantino Procopio.


- La Peste nera, a partire dal 1300. Ottocento anni dopo la strage di Costantinopoli, la peste bubbonica fece il suo ritorno dall'Asia in Europa. Nel 1.346 fu portata in Europa orientale dai Tartari che assediavano la colonia genovese di Caffa (l'odierna Feodosia), e succesivamente in Sicilia dai mercanti italiani provenienti dalla Crimea, diffondendosi in tutta Europa e uccidendo venti milioni di persone in sei anni (un terzo della popolazione totale del continente).

- Il tifo, chiamato anche "febbre da accampamento" o "febbre navale" perché tendeva a diffondersi con maggiore rapidità in situazioni di guerra o in ambienti come navi e prigioni. Emerso già ai tempi delle Crociate, colpì per la prima volta l'Europa nel 1.489, in Spagna. Durante i combattimenti a Granada, gli eserciti cristiani persero 3.000 uomini in battaglia e 20.000 per l'epidemia. 


- Pandemie di colera. 1816-1826; precedentemente confinata all'India, la malattia si diffuse dal Bengala fino alla Cina e al Mar Caspio. 

- 1829-1851; toccò l'Europa (Londra nel 1832), Canada, e Stati Uniti (costa del Pacifico).

- 1852-1860; principalmente diffusa in Russia, fece più di un milione di morti.

- 1863-1875; diffusa principalmente in europa e Africa.

- 1899-1923; ebbe poco effetto sull'Europa grazie anche ai progressi nella salute pubblica, la Russia ne fu di nuovo colpita duramente.

- 1960-1966; l'epidemia chiamata El Tor colpì l'Indonesia, raggiunse il Bangladesh nel 1963, L'India nel 1964, e l'Unione Sovietica nel 1966.


- Pandemie influenzali: L'influenza spagnola, 1918-1919. Iniziò nell'agosto del 1918 in tre diversi luoghi: Brest, in Francia; Boston, nel Massachussetts; Freetown, in Sierra Leone. Venne chiamata "spagnola" anche se non ebbe origine in Spagna in quanto gli organi d'inforazione spagnoli furono inizialmente gli unici a parlarne, non essendo sottoposti alla censura causata dalla prima guerra mondiale, in corso negli stessi anni, a cui la Spagna non aveva preso parte. Si trattava di un ceppo di incluenza particolarmente violenta e letale. La malattia si diffuse in tutto il mondo, uccidendo 50 millioni di persone. Terminò dopo 18 mesi e 2 ondate.



- L'influenza asiatica, 1957-1960. Rilevata per la prima volta in Cina nel febbraio del 1957, raggiunse in seguito l'Europa e gli Stati Uniti. Fece in tutto il mondo circa 2 millioni di morti. Il virus che la causava era l'H2N2. 

- L'incluenza di Hong Kong, 1968-1969. Il ceppo virale H3N2, emerso a Hong Kong nel 1968, raggiunse nello stesso anno gli Stati Uniti dove fece 34000 vittime. Fece in tutto il mondo circa 2 millioni di morti. Un virus H3N2 è ancora oggi in circolazione.

- L'incluenza A H1N1, 2009-2010. Detta anche "incluenza suina" perché trasmessa da questo animale all'uomo. Il suo focolaio iniziale ha avuto luogo in Messico, estendendosi poi in soli 2 mesi a quasi 80 Paesi. In Europa e Paesi limitrofi, al 21 agosto 2009 i casi accertati erano 46016 e le morti accertate 104. Nel resto del mondo i casi di morte accertati furono 2910. Al 6 agosto 2010, quando l'OMS dichiarò ufficialmente la fine della pandemia, i casi confermati in tutto in mondo erano 1.632.710 e i decessi 18.449.


- L'epidemia di AIDS, dal 1981, causata dal virus HIV. Si propagò in maniera esponenziale in tutti i Paesi del mondo. Nel 1996 è stata messa a punto una terapia farmacologica che ne blocca il decorso, ma non elimina il virus dai corpi degli individui; grazie a tale cura la malattia  può essere resa cronica e raramente diventa letale (nel mondo sviluppato), ma continua il suo contagio, legato a fattori comportamentali. Al 2018, vengono registrati circa 37,9 millioni di casi e 32 milioni di morti.

- La pandemia di COVID-19, dal 2019. Il COVID-19 è un morbo che si manifesta sia in maniera asintomatica sia con sintomi che colpiscono il sistema polmonare e quello vascolare, causato dal coronavirus SARS-CoV-2, proveniente da Wuhan (Cina) e diffusasi rapidamente in tutto il resto del mondo nel 2020. È la prima epidemia ad essere dichiarata pandemia dall'OMS dopo la pubblicazione delle linee guida del 2009. Al 1º novembre 2020 sono stati registrati  circa 47 milioni di casi e oltre 1,2 milioni di morti.