martedì 12 aprile 2022

Atene (città antica)


La polis di Atene fu nell'antichità uno dei maggiori centri dell'antica Grecia e dell'area mediterranea, lasciando una traccia profonda nella storia culturale e politica dell'Europa e del mondo occidentale. Atene fu una città-stato, la prima nella storia dell'umanità ad adottare un sistema politico democratico. È considerata inoltre la culla del teatro, della filosofia, della storiografia, della pedagogia e della politica, intesa come partecipazione attiva dei cittadini.


Nacque nell'Attica, un territorio ricco di risorse agricole e minerarie; già all'epoca dei micenei in quel luogo sorgeva una cittadella fortificata. Atene vera e propria nacque però nell'VIII secolo a.C. con il re egizio Cecrope e tra i suoi sovrani poteva annoverare Egeo e Teseo. Inoltre in origine Atene era una società tribale: infatti la popolazione era divisa in quattro parti e ogni parte era divisa in più famiglie. Secondo il mito di fondazione, Atene fu fondata nel 1500 a.C. da due dei, Poseidone e Atenea.


I quali però successivamente iniziarono a litigare su chi di loro avrebbe dovuto dare il proprio nome a la propria protezione alla città. Le due divinità decisero di mettersi al giudizio degli ateniesi: Poseidone donò loro uno splendido cavallo e promise il suo appoggio in battaglia, Atena invece offrì un magnifico ulivo e promise agli abitanti il dono della saggezza, dell'intelligenza e della pace. Gli ateniesi, dopo una lunga discussione, decisero di affidarsi proprio ad Atena, da cui derivò il nome. 


La dea della guerra nominò primo re l'egiziano Cecrope, che era mezzo uomo e mezzo serpente. Atene venne governata poi da dieci re (umani), tra cui Teseo e l'ultimo Codro, che, avendo saputo dall'oracolo di Delfi che i Dori che stavano assediando Atene avrebbero perso solo se lo avessero ucciso, allora si intrufolò di nacosto fra i nemici e questi, riconoscendolo come spia, lo uccisero. Atene fu fondata nel 1500 a.C. e ci fu probabilmente un piccolo centro miceneo, concentrato solo sull'attuale collina dell'Acropoli.


La città riuscì in qualche modo a sfuggire alle invasioni doriche e durante il cosiddetto medioevo ellenico iniziò a svilupparsi. Secondo la tradizione storiografica, i cittadini dell'Attica furono organizzati dal mitico re Cecrope in una dodecapoli, ovvero un'unione o confederazione di 12 insediamenti. Secoli dopo, tramite la procedura del sinecismo, l'Attica sarebbe stata riunita in un unico corpo civico e dunque un'unica polis dal mitico re Teseo.


La scomparsa della civiltà micenea determinò la nascita di un nuovo ordine sociale di tipo oligarchico e l'avvento nelle magistrature dei rappresentanti delle quattro tribù emergenti in Attica, a loro volta suddivise in fratrie (unione di più clan), che divennero un'importante espressione della vita sociale e religiosa ateniese. L'organizzazione sociale prevede, anche ad Atene, in età "mitica" che il comando fosse in mano al re. 


Strabone, citando Filocoro, afferma che Cecropia era una delle dodici città fondate in Attica dal mitico re di Atene Cecrope, e che in seguito Teseo aveva unito nella città di Atene; Cecropia fu proprio il nucleo iniziale di Atene. Si contano quattro re prima dell'eroe Teseo e altri sette fino alla calata dei Dori; poi altri sovrani. Tra il 1038 a.C. e il 753 a.C. il governo fu affidato a 9 arconti, che furono prima dei magistrati eletti a vita per poi trasformarsi in una carica decennale fino al 682 a.C. quando essa divenne annuale.


Al re rimasero da svolgere le funzioni religiose e di presiedere all'areopago, perchè il comando militare supremo passò in mano ad un arconte, mentre gli incarichi civili e giudiziari furono presieduti dall'arconte affiancato dai tesmoteti. Le nove cariche andavano a formare il collegio dei 9 arconti, il cui incarico era annuale e tutti di estrazione nobiliare. I tre arconti più in vista, oltre ai sei tesmoteti, erano: l'arconte eponimo, l'arconte re (capo religioso) e l'arconte polemarco (capo militare).