domenica 8 maggio 2022

Arrocco

 


L'arrocco è una mossa particolare nel gioco degli scacchi che coinvolge il re e una delle due torri. È l'unica mossa che permette di muovere due pezzi contemporaneamente nonché lúnica in cui il re si muove di due caselle. Consiste nel muovere il re di due caselle a destra o a sinistra in direzione di una delle due torri e successivamente muovere la torre (quella verso la quale il re si è mosso) nella casa compresa tra quelle di arrivo del re.


Per indicare l'intenzione di effettuare un arrocco si deve prima sollevare il re e muoverlo di due case e solo successivamente muovere la torre nella casa di destinazione. Se si tocca la torre per prima si deve effettuare, secondo la regola che il pezzo toccato dev'essere mosso, una mossa con la sola torre. Se si arrocca muovendo o toccando contemporaneamente il re e la torre, si commette una mossa illegale. 


La mossa può essere effettuata solo se si è in presenza delle seguenti condizioni:

- Il giocatore non ha mai mosso il re.

- Il giocatore non ha mai mosso la torre coinvolta nell'arrocco.

- Non ci sono pezzi tra il re e la torre coinvolta.

- Il re e la torre devono trovarsi sulla stessa traversa.


- Il re non deve essere sotto scacco.

- Il re, durante il movimento dell'arrocco, non deve attraversare caselle in cui si troverebbe sotto scacco.

L'arrocco non è vietato se ad essere sotto attacco (prima, durante o al termine della mossa) è la torre. É inoltre permesso effettuare un arrocco anche qualora il re sia stato sotto scacco in precedenza e,  ovviamente, non sia stato ancora mosso.


Nella notazione algebrica, l'arrocco è indicato con 0-0 se effettuato sull'ala di re (anche chiamato arrocco corto) e 0-0-0 (anche chiamato arrocco lungo) se si effettuta sull'ala di donna. Notare che va usato il numero 0, non la lettera O maiuscola. L'arrocco è un obiettivo importante nella prima fase della partita (apertura) perchè serve a due propositi molto validi: sposta il re in una posizione più secura allontanandolo dal centro della scacchiera e contemporaneamente porta una torre in una posizione più attiva (più centrale).


Questa mossa è una delle mosse più importanti per la sicurezza del re e molto utilizzata dai giocatori di ogni livello. L'arrocco deve essere ben contestualizzato nella strategia della partita, anzi, la sua esecuzione deve essere conseguenza di tale strategia. Può perdere di efficacia se non è supportato da mosse corrette o se effettuato troppo presto, in quanto fornisce all'avversario un bersaglio contro cui spingere i propri pedoni o sacrificare e scambiare i pezzi leggeri.


Al contrario, ritardare l'arrocco può essere una strategia volta a non dare punti di riferimento agli attarcchi dell'avversario. Come partita d'esempio può essere studiata quella tra Tarrash e Janowski del 1907 in cui l'arrocco nero crolla alla quindicesima mossa del bianco (prima mossa per entrambe le regine). È anche possible manovrare con il re e con la torre in modo da raggiungere una posizione simile e quella che avverrebbe dopo un arrocco, anche se non è stato effettuato un arrocco vero e propio. 


Questa manovra è chiamata "arrocco artificiale", e naturalmente richiede molte più mosse per essere effettuato di normale arrocco: può però rivelarsi necessario se il re è stato mosso (ad esempio per catturare in f2 dopo un sacrificio). Se un giocatore esegue l'arrocco sull'ala di Re e l'avversario sull'ala di Donna si parla di "arrocco eterogeneo". Questa posizione prelude spesso ad un combattimento feroce, perchè i pedoni di entrambi i fronti possono avanzare verso il re avversario senza lasciare scoperto il proprio, che si trova sull'ala opposta. Ad esempio, questo avviene nella variante del Dragone nella Difesa siciliana.



martedì 12 aprile 2022

Atene (città antica)


La polis di Atene fu nell'antichità uno dei maggiori centri dell'antica Grecia e dell'area mediterranea, lasciando una traccia profonda nella storia culturale e politica dell'Europa e del mondo occidentale. Atene fu una città-stato, la prima nella storia dell'umanità ad adottare un sistema politico democratico. È considerata inoltre la culla del teatro, della filosofia, della storiografia, della pedagogia e della politica, intesa come partecipazione attiva dei cittadini.


Nacque nell'Attica, un territorio ricco di risorse agricole e minerarie; già all'epoca dei micenei in quel luogo sorgeva una cittadella fortificata. Atene vera e propria nacque però nell'VIII secolo a.C. con il re egizio Cecrope e tra i suoi sovrani poteva annoverare Egeo e Teseo. Inoltre in origine Atene era una società tribale: infatti la popolazione era divisa in quattro parti e ogni parte era divisa in più famiglie. Secondo il mito di fondazione, Atene fu fondata nel 1500 a.C. da due dei, Poseidone e Atenea.


I quali però successivamente iniziarono a litigare su chi di loro avrebbe dovuto dare il proprio nome a la propria protezione alla città. Le due divinità decisero di mettersi al giudizio degli ateniesi: Poseidone donò loro uno splendido cavallo e promise il suo appoggio in battaglia, Atena invece offrì un magnifico ulivo e promise agli abitanti il dono della saggezza, dell'intelligenza e della pace. Gli ateniesi, dopo una lunga discussione, decisero di affidarsi proprio ad Atena, da cui derivò il nome. 


La dea della guerra nominò primo re l'egiziano Cecrope, che era mezzo uomo e mezzo serpente. Atene venne governata poi da dieci re (umani), tra cui Teseo e l'ultimo Codro, che, avendo saputo dall'oracolo di Delfi che i Dori che stavano assediando Atene avrebbero perso solo se lo avessero ucciso, allora si intrufolò di nacosto fra i nemici e questi, riconoscendolo come spia, lo uccisero. Atene fu fondata nel 1500 a.C. e ci fu probabilmente un piccolo centro miceneo, concentrato solo sull'attuale collina dell'Acropoli.


La città riuscì in qualche modo a sfuggire alle invasioni doriche e durante il cosiddetto medioevo ellenico iniziò a svilupparsi. Secondo la tradizione storiografica, i cittadini dell'Attica furono organizzati dal mitico re Cecrope in una dodecapoli, ovvero un'unione o confederazione di 12 insediamenti. Secoli dopo, tramite la procedura del sinecismo, l'Attica sarebbe stata riunita in un unico corpo civico e dunque un'unica polis dal mitico re Teseo.


La scomparsa della civiltà micenea determinò la nascita di un nuovo ordine sociale di tipo oligarchico e l'avvento nelle magistrature dei rappresentanti delle quattro tribù emergenti in Attica, a loro volta suddivise in fratrie (unione di più clan), che divennero un'importante espressione della vita sociale e religiosa ateniese. L'organizzazione sociale prevede, anche ad Atene, in età "mitica" che il comando fosse in mano al re. 


Strabone, citando Filocoro, afferma che Cecropia era una delle dodici città fondate in Attica dal mitico re di Atene Cecrope, e che in seguito Teseo aveva unito nella città di Atene; Cecropia fu proprio il nucleo iniziale di Atene. Si contano quattro re prima dell'eroe Teseo e altri sette fino alla calata dei Dori; poi altri sovrani. Tra il 1038 a.C. e il 753 a.C. il governo fu affidato a 9 arconti, che furono prima dei magistrati eletti a vita per poi trasformarsi in una carica decennale fino al 682 a.C. quando essa divenne annuale.


Al re rimasero da svolgere le funzioni religiose e di presiedere all'areopago, perchè il comando militare supremo passò in mano ad un arconte, mentre gli incarichi civili e giudiziari furono presieduti dall'arconte affiancato dai tesmoteti. Le nove cariche andavano a formare il collegio dei 9 arconti, il cui incarico era annuale e tutti di estrazione nobiliare. I tre arconti più in vista, oltre ai sei tesmoteti, erano: l'arconte eponimo, l'arconte re (capo religioso) e l'arconte polemarco (capo militare).



domenica 6 marzo 2022

Last Kingdom (Netflix)


The Last Kingdom è una serie televisiva britannica, basata sulla serie di romanzi "Le storie dei re sassoni" scritta da Berard Cornwell. La serie è ambientata sul finire del IX secolo d.C., quando l'Inghilterra era divisa in sette regni separati. Le terre anglosassoni sono gradualmente attaccate, saccheggiate e effetivamente governate dai vichinghi in molte aree. Il regno del Wessex rimane l'ultima roccaforte importane contro i danesi.


Il protagonista è Uhtred di Bebbanburg, figlio di un aldermanno sassone, rapito dai vichinghi danesi e addestrato come fosse uno di loro. Diversi uomini con questo nome sono esistiti e hanno governato Bebbanburg (castello di Bamburgh), ma poco si conosce delle loro vite effettive. Bernard Cornwell è loro discendente e ha deciso di inventare una storia basata su eventi storici reali.


La trama della prima stagione copre approssimativamente le storie dei romanzi "L'ultimo re" e "Un cavaliere e il suo re", sebbene siano abbreviate al fine televisivo. La seconda stagione copre la trama dei romanzi "I re del nord" e "Il filo della spada". La terza stagione è basata sui romanzi de "Il signore della guerra" e "La morte dei re", ma presenta dei cambiamenti significativi rispetto ai romanzi. La quarta stagione è basata sui romanzi "Re senza Dio" e "Il trono senza re" ma in maniera rivisitata.

La quinta e ultima stagione tratterà (anche se in maniera rivisitata) "I guerrieri della tempesta" e "Un trono in fiamme". Infine il film sequel "Seven Kings Must Die" concluderà la storia raccontando (anche se con qualche cambiamento) gli ultimi tre romanzi: "La guerra del lupo", "La spada dei re" e "War Lord". Personaggi principali:

- Uhtred di Bebbanburg, interpretato da Alexander Dreymon.

- Re Alfred, interpretato da David Dawson.


- Ragnar il giovane, interpretato da Tobias Santelmann.

- Brida, interpretata da Emily Cox.

- Leofric, interpretato da Adrian Bower.

- Guthrum, interpretato da Thomas W. Gabrielsson.

- Odda il vecchio, interpretato da Simon Kunz.


- Aethelwold, interpretato da Harry McEntire.

- Ubba, interpretato da Rune Temte.

- Aelfric, interpretato da Joseph Millson.

- Odda il giovane, interpretato da Brian Vernel.

- Mildrith, interpretato da Amy Wren.


- Regina Iseult, interpretata da Charlie Murphy.

- Padre Beocca, interpretato da Ian Hart.

- Guthred, interpretato da Thure Lindhardt.

- Hild, interpretata da Eva Birthistle.

- Halig, interpretato da Gerard Kearns.


- Abate Eadred, interpretato da David Schofield.

- Gisela, interpretata da Peri Baumeister.

- Aelswith, interpretata da Eliza Butterworth.

- Fratello, interpretato da Peter McDonald.

- Finan, interpretato da Mark Rowley.


sabato 5 febbraio 2022

La vitamina D

 


Le vitamine sono sostanze di cui il tuo corpo ha bisogno per crescere e funzionare normalmente. La vitamina D aiuta l'organismo ad assorbire il calcio, uno dei principali elementi che compongono le ossa. La carenza di vitamina D può portare a malattie delle ossa come l'osteoporosi o il rachitismo. La vitamina D svolge un ruolo importante nel sistema nervoso, muscolare e immunitario.




Puoi assumere la vitamina D in tre modi: attraverso la pelle, dalle dieta e dagli integratori. Il tuo corpo forma vitamina D naturalmente dopo l'esposizione al sole. Tuttavia, troppo sole può portare all'invecchiamento e al cancro della pelle, quindi molte persone cercano di ottenere la loro vitamina D da altre fonti. Gli alimenti ricchi di vitamina D includono tuorli d'uovo, pesce d'acqua salata e fegato.




Altri alimenti, come latte e cereali, sono spesso arricchiti con vitamina D. Puoi anche assumere integratori di vitamina D. Consulta il tuo medico per scoprire la giusta quantità per te. Le persone che potrebbero aver bisogno di più vitamina D includono:

- Anziani.

- Bambini allattati al seno.

- Persone dalla pelle scura.

- Persone con determinate condizioni come malattie del fegato, fibrosi cistica e morbo di Crohn.

- Persone obese o che hanno subito un intervento chirurgico di bypass gastrico.


domenica 7 novembre 2021

Mitologia Celtica

 


La mitologia celtica è l'insieme dei miti, delle saghe e delle credenze religiose diffuse tra le popolazioni di lingua celtica (chiamate, nel loro insieme, Celti) durante l'Età del ferro. Come altri indoeuropei, i primi Celti mantennero una mitologia e una struttura religiosa politeistica. La mitologia delle popolazioni celtiche a diretto contatto con l'espansione dell'Impero romano, come Galli e Celtiberi, scomparve, assorbita dalla mitologia romana poi soppiantata dal cristianesimo ma anche in funzione della perdita della lingua indigena.


È principalmente attraverso fonti contemporanee romane e cristiane che la mitologia dei Celti "continentali" è stata preservata. I popoli celtici che mantennero identità politiche o linguitiche, come i Gaeli in Irlanda e Scozia, i Gallesi e i Britanni (sia in Gran Bretagna Meridionale sia in Bretagna), lasciarono invece vestigia delle loro mitologie ancestrali che furono messe in forma scritta durante il Medioevo. Sebbene il mondo celtico, al suo apice (III secolo a.C.), corprisse gran parte dell'Europa occidentale e centrale, non era politicamente unificato né vi era alcuna fonte centrale sostanziale d'influenza o omogeneità culturale. 


L'antica religione celtica era dunque caratterizzata dalla presenza di molte varianti locali seppur taluni caratteri comuni siano talmente evidenti (es. il culto del dio Lúg/Lugus) da giustificare la tesi di una "omogeneità religiosa di base" dei popoli celtici. Ci sono pervenute testimonianze (fond. iscrizioni) di oltre trecento divinità, spesso identificate con le loro controparti romane, ma di queste la maggior parte sembra essere stata "genii locorum", cioè divinità locali o tribali, e poche erano ampiamente adorate.


Tuttavia, da ciò che è sopravvissuto della mitologia celtica, è possibile discernere punti in comune che suggeriscono un pantheon più unificato di quanto spesso si creda. La natura e le funzioni degli dèi celtici possono poi essere dedotte dai loro nomi, dalla posizione delle loro iscrizioni, dalla loro iconografia, dagli dèi romani (o altre figure) a cui sono equiparati, ecc. Le celtiche Matronae sono l'incarnazione della maternità. Nelle figurazioni non compaiono mai sole, ma sempre in gruppo e formano quasi sempre una triade.


Esse rappresentano un complesso insieme di forze positive ornate di spighe e frutti a simbolo di una perenne fruttuosità. Non appartengono al pantheon ufficiale, ma rappresentano precise realtà locali o sociali, il loro culto è legato ad un'idea di fiducia gratuita. Prima di esistere nella religione celtica, appartenevano già ai culti indoeuropei. Le popolazioni celtiche praticavano la scrittura (si sono pervenute testimonianze celtiche scritte in lingua etrusca e Greco antico oltre che con l'alfabeto ogamico precipuo dei Celti) ma la ricostruzione della loro religione presenta notevoli difficoltà d'ordine storico-documentario perchè essi facevano uso della scrittura solo a fini pratici: dediche alle divinità, iscrizioni funebri, marchi di proprietà, financo censimenti.


Il patrimonio religioso veniva tramandato solo per via orale e i suoi creatori erano i Druidi (latinizzacione della parola dru-wid-es, lett. "molto istruiti"), la classe dirigente sacerdotale cui competevano l'adempimento di riti di culto (anche il sacrificio umano), l'interpretazione degli auspici, la conservazione e la trasmissione del sapere tradizionale, la presidenza delle assemblee religiose, l'arbitrato nelle controversie tra tribù e l'amministrazione della giustizia civile e criminale (in partocolare nei casi di assassinio).


I riti druidici sono però ad oggi poco conosciuti, anche se i sacrifici umani descritti da Cesare sembrano avere avuto una rilevanza abbastanza ridotta. Plinio il Giovane ci descrive un culto arboreo collegato ad elementi astronomici: la raccolta del vischio che cresceva sulle querce, i cui boschi erano sacri per i druidi. Il sacerdote vestito di bianco saliva sa un albero e tagliava il vischio con un falcetto d'oro nel sesto giorno della luna nuova. Seguiva il sacrificio di due tori bianchi tra canti religiosi. 


È ipotesi ormai assodata quella del legame tra il culto druidico e i megaliti, in particolare i menhir. I druidi avevano conoscenze astronomiche testimoniate dal misterioso sito di "Stonehenge", interpretato come un antichissimo calendario celeste in grado di prevedere cicli stagionali ed eclissi in base all'incidenza dei raggi solari tra i monoliti. La mitologia celtica è un corpus composto da sottogruppi distinti che si ramificano al pari delle lingue celtiche:

- Mitologia dell'antica religione celtica, conosciuta principalmente attraverso fonti archeologiche e legata ai popoli celtici prettamente europei.

- Mitologia nelle lingue goideliche, rappresentata principalmente dalla mitologia irlandese (condivisa anche con la mitologia scozzese).

-  Mitologia nelle lingue brittoniche (mitologia gallese, mitologia della Cornovaglia e Mitologia Bretone).


venerdì 8 ottobre 2021

Outlander...prima parte della Saga

 

Subito dopo la seconda guerra mondiale, una giovane coppia si è finalmente riunita per trascorrere le vacanze in Scozia. Un pomeriggio, mentre cammina da sola nel prato, Claire si avvicina a un cerchio di pietre antiche e cade improvvisamente in una strana trance. Tornando in sè, trova un panorama sconcertante...


...il mondo moderno è scomparso, ora lo circonda la Scozia del 1734, con i suoi clan bellicosi e superstiziosi, uomini e donne rudi, a volte violenti, ma con capacità di vivere e amare. Claire non aveva mai sperimentato nella sua vita precedente. Perseguitata dai ricordi, Claire dovrà scegliere tra la sicurezza del futuro che si è lasciata alle spalle e l'avvincete incertezza del passato che ora abita.


In questa prima parte della saga di Clarie Randall, che prosegue con "Trapped in Time", "Traveller" e "Autumn drums", Diana Gabaldón ha scritto una storia d'amore diversa, in cui incontri casuali e l'equivoco gioco del tempo si fondono in un intrigante finale.




giovedì 5 agosto 2021

Il Sistema Scuola-Lavoro in Spagna


In Spagna, la formazione in alternanza a livelo di istruzione secondaria superiore è prevista solamente per il settore professionale della Formazione professionale specifica di grado intermedio. Questa è organizzata in diversi "ciclos formativos", corrispondenti a 26 settori professionali, costituiti da moduli di apprendimento teorico e da un periodo di formazione pratica obbligatoria sul posto di lavoro. Infatti, La Legge organica sull'organizzazione generale del sistema educativo del 1990 stabilisce che tutti coloro che frecuentano la FP specifica de grado medio debbano svolgere un modulo formativo sul luogo di lavoro chiamato "Formación en centros de Trabajo (FCT)".


La formazione in alternanza è tuttavia prevista anche nei seguienti casi:

- Programmi di garanzia sociale e di formazione iniziale: sono programmi destinati a giovani da 16 anni di età in poi, che non hanno conseguito un certificato di fine istruzione secondaria obbligatoria. Hanno lo scopo di facilitare il loro ingresso nel mondo del lavoro e l'alternanza costituisce una parte facoltativa di questi programmi.

- Formazione professionale specifica di grado superiore: formazione a livello post-secondario che prevede una formazione pratica sul luogo di lavoro organizzata sulla base di quella del grado intermedio.


Quadro legislativo:

- Legge organica sull'organizzazione generale del sistema educativo: normativa di riferimento sul sistema educativo. 

- Legge organica sulle qualifiche e sulla formazione professionale: ha avuto lo scopo di organizzare un sistema comprensivo per la formazione professionale, le qualifiche e l'accreditamento che desse risposta alle richieste del mondo sociale ed economico attraverso tipi diversi di formazione, inclusa la formazione professionale specifica. 

Le varie Comunità Autonome hanno integrato la normativa nazionale e hanno definito i curricoli dei cicli formativi corrispondenti a ogni titolo di studio, disponibili nella zona di loro competenza. 


I singoli istitui devono sviluppare questi curricoli attraverso l'elaborazione del progetto curricolare e la programmazione annuale, i cui obiettivi, contenuti, criteri di valutazione, metodologia devono corrispondere alle caractteristiche degli alunni e alle opportunità formative della zona. Periodicamente, il Governo, su propria iniziativa o su segnalazione delle Amministrazioni Educative, deve rivedere e, in caso, aggiornare i titoli professionali o crearne di nuovi, in modo da garantire un adattamento all'evoluzione delle qualifiche professionali richieste. Inoltre, le Comunità Autonome stabiliscono le misure e adattano il curriculum, in modo che anche gli studenti con bisogni educativi speciali possano accedere alla formazione professionale specifica.