lunedì 3 dicembre 2018

Roma, la città eterna



La data della fondazione di Roma viene, per consuetudine, fissata all'anno 753 a.C., sulla base della testimonianza dello storico Varrone, anche se altre fonti riportano indicazioni di date diverse. E' comunque ragionevole ipotizzare una datazione riferita all'VIIIº secolo a.C., anche alla luce dei ritrovamenti archeologici che attestano il progressivo riunirsi dei numerosi insediamenti sparsi, sorti tra XIVº e Xº secolo a.C. in particolare intorno al colle Palatino.


Tale fenomeno, non nuovo nell'antichità prende il nome di sinecismo. Nell'evoluzione della storia della «cittá eterna» si distinguono, sostanzialmente, tre periodi, contraddistinti da altrettante forme di organizzazione del governo:


L'epoca monarchica (753-509 a.C.)
L'epoca repubblicana (509-31 a.C.)
L'epoca imperiale (31 a.C. - 395 d.C. divisone dell'impero in due parti.


Il periodo della monarchia, secondo quanto riportato dalla tradizione, si caratterizza per la successione di sette re, i primi quattro di origine latina, i sucessivi tre di provenienza etrusca; è opportuno, peraltro, ricordare l'esistenza di un ottavo re, Tito Tazio, associato al comando supremo già dallo stesso Romolo. La figura e l'operato di questi sovrani sono avvolti dalla leggenda e ciò ostacola la determinazione precisa non solo dei tratti essenziali della loro biografia, ma anche dei loro effettivi poteri: secondo alcuni studiosi il ruolo del svrano sarebbe stato meramente esecutivo, mentre in base ad altre ricostruzioni i re avrebbero assommato nella loro persona la totalità delle prerogative di governo (legislative, esecutive e sacrali).


L'organizzazione repubblicana che si affermò in Roma dopo la fine della monarchia era essenzialmente di carattere oligarchico e in essa i membri delle famiglie patrizie, nonostante il significativo ampliamento dell'influenza plebea, continuarono ad esercitare un ruolo preponderante. Tre erano, fondamentalmente, gli istituti che caratterizzavano l'articolazione della vita civile durante il periodo repubblicano: la magistratura, comprendente l'esercizio, ispirato ai princìpi di annualità e collegialità, di varie cariche deputate ai vari ambiti dell'amministrazione pubblica (opere pubbliche, giustizia, finanza e tesoro, esercito); le assemblee, che raggruppavano gli esponenti delle famiglie patrizie e plebee per l'esercizio di svariati compiti di natura giuridico elettorale (in età repubblicana si annoverano i comizi curiati, di più antica costituzione; i comizi centuriati, basati su un raggruppamento per censo; i comizi tributi e il concilio della plebe, quest'ultimo affermatosi in seguito all'iniziativa rivoluzionaria assunta dalle classi sociali meno abbienti e culminata, nell'anno 494-493, nella secessione dell'Aventino); il Senato, la cui denominazione rimanda al termine latino senex: esso, infatti, era composto da uomini autorevoli che avevano compiuto per intero la carriera pubblica e si riunivano per esercitare funzioni consultive intorno all'emanazione di tutti i provvedimenti legislativi.


sabato 3 novembre 2018

Singapore


Singapore, ufficialmente Repubblica di Singapore è una città-Stato del sud-est asiatico, situata sull'estrema punta meridonale della penisola malese, 152 km a nord dell'equatore. Si sviluppa su un arcipielago formato da circa 60 isole, la più grande e principale delle quali è l'isola di Singapore che ospita la metropoli. A nord Singapore è separata dalla Malesia dallo Stretto di Johor, a sud è separata dalle indonesiane isole Riau dallo Stretto di Singapore.



La sittà-Stato è il quarto principale centro finanziario del mondo ed è una delle principali città cosmopolite del globo, con un importante ruolo nel commercio internazionale e nella finanza. Il suo porto è tra i primi cinque per attività e traffico su scala mondiale. Singapore è un Paese con una lunga storia di immigrazione. Ha una popolazione variegata e gli oltre 5 milioni di abitanti sono composti prevalentemente da cinesi, malesi, indiani e altre discendenze di asiatici ed europei.


Il 42% della popolazione è straniero, qui presente per lavoro o studio. I lavoratori stranieri costituiscono il 50% del settore dei servizi. Singapore è il secondo Paese più densamente popolato del mondo dopo il Principato di Monaco e nel 2009 ha raggiunto la più alta concentrazione di milionari in rapporto alla popolazione, davanti a Hong Kong, Svizzera, Qatar e Kuwait.


Per quanto riguarda ai origini, nell II secolo, l'astronomo Claudio Tolomeo scriveva di un posto chiamato Sabana nell'estremo sud della penisola malese. Il primo vero scritto sull'isola è un resoconto cinese del III secolo, nel quale viene chiamata Pu Luo Chung, traslitterazione del malese Pulau Ujong, letteralmente "isola alla fine" (della penisola malese).



Secondo una leggenda narrata negli Annali malesi, il principe di Srivijaya Sang Nila Utama, sbarcato nel 1299 dopo una terribile tempesta nell'isola di Temasek (letteralmente "città del mare"), si imbattè in un leone, fatto ritenuto di buon auspicio, e vi fondò il Regno di Singapura, che in sanscrito significa letteralmente "città del leone". 


Il periodo d'oro di Srivijaya finì nell'XI secolo quando, con l'invasione di Sumatra e della penisola malese da parte delle truppe della dinastia tamil dei Chola, era iniziato il declino del regno. Dopo la scomparsa di Srivijaya, nel XIV secolo si affermò nella regione il Regno giavanese di Majapahit. Nel 1320, una missione commerciale dell'Impero mongolo giunse in un sito chiamato Long Ya Men (stretto del dente di drago), che si ipotizza corrispondesse all'odiemo Porto di Keppel, estremità meridionale di Singapura.


Il viaggiatore cinese Wang Dayuan visitò l'isola verso il 1330 e ne descrisse il villaggio di Dan Ma Xi, abitato da malesi e cinesi. Il poema epico giavanese Nagarkretagama del 1365 narra di un insediamento nell'isola chiamato Temasek. Scavi archeologici hanno evidenziato che nel XIV secolo Singapura era un porto importante. 


Nella seconda metà del XIV secolo si accese una lotta tra Majapahit ed il Regno di Sukhothai, il primo Stato dei thai, per il controllo della penisola malese e i due regni si alternarono nel controllo di Singapura. L'ultimo sovrano di Singapore, che dopo una lunga lotta fu sconfitto dalle truppe di Majapahit e costretto a rifugiarsi a Malacca, dove si converti all'Islam e fondò l'omonimo sultanato.


Il regno giavanese ebbe fine nella seconda metà del XV secolo sotto la pressione islamica, cinese e siamese. Il periodo coincise con la diffusione dell'Islam nel Sud-est asiatico e Singapura divenne un importante porto commerciale del Sultanato di Malacca, affermatosi nella parte meridionale della penisola malese. Con la resa di Malacca ai portoghesi nel 1511, il sultano si rifugiò a Johor, dove avrebbe fondato il locale sultanato che prese il controllo di Singapura mandando un governatore.


Nel 1613 i portoghesi incendiarono l'avamposto commerciale di Singapura e nei succesivi due secoli l'isola fu abbandonata, complice il progressivo declino di Johor: Nel 1641 gli olandesi conquistarono Malacca espellendo i portoghesi, presero il controllo delle isole della Sonda e diventarono la maggiore potenza dell'arcipelago malese arricchendosi con il commercio delle spezie. 


Nel 1722 il sutanato di Johor cadde in mano a una dinastia di Celebes, l'odierna isola indonesiana di Sulawesi e negli anni che seguirono Johor estese la sua influenza nella zona di Riau, a Sumatra, e si arricchì sviluppando l'agricoltura. L'isola di Singapura fu utilizzata all'inizio del XIX secolo per la coltura di Uncaria gambir, pianta impiegata per la concia delle pelli e come medicina naturale. Fu questo il motivo per cui fu ripopolata, trasferendo manodopera da Riau e da altri insediamnti di minoranze etniche.


Nel 1795, con la sottomissione della Repubblica olandese da parte dei francesi, lo statolder Guglielo V di Orange-Nassau si rifugiò nel Regno Unito e affidò ai britannici il controllo dei territori d'oltremare, per non farli cadere in mano francese. Con la caduta di Napoleone, nel 1814 i britannici restituirono i territori agli olandesi, ma vent'anni di gestione dei traffici marittimi con la Cina li aveva abituati ad enormi profitti. 


Il governatore britannico Thomas Stamford Raffles di Bencoolen, che corrisponde all'odierna provincia di Bengkulu nella Sumatra del sud-ovest, convinse il governatore generale dell'India Francis Rawdon-Hastings ad espandere i territori britannici nella penisola malese. Giunto nella quasi deserta Singapura, firmò un trattato con il sultano di Johor e Riau che diede alla Compagnia Inglese delle Indie Orientali il diritto di istituire nell'isola un avamposto commerciale dietro il pagamento di un corrispettivo annuo.


Il nuevo insediamento attrasse investitori e manodopera di malesi, thai, indonesiani, arabi, indiani, cinesi ed europei. Nel giro di tre mesi la popolazione della nuova Singapore crebbe a 5000 abitanti, trasformandola nel maggiore insediamento britannico in Oriente. Lo stesso sultano trasferì la propria reggia a Singapore. Negli anni successivi furono messi in atto piani di sviluppo per Singapore, che divenne in breve una grande città.


Il Trattato anglo-olandese del 1824 accordò ai britannici il controllo dei territori di Malacca e Singapore, in cambio gli olandesi ottennero l'evacuazione britannica da Sumatra, Giava e isole adiacenti riprendendone definitivamente il controllo. Nel 1826, Singapore, Malacca e Penang costituirono gli Insediamenti dello Stretto. La colonia così formatasi venne ad essere amministrata dalla Compagnia Inglese delle Indie Orientali.


domenica 7 ottobre 2018

Parigi



Parigi, con riferimento alla città antica, Lutezia, in francese Lutèce, dal latino Lutetia Parisiorum) è la capitale e la città più popolata della Francia, capoluogo della regione dell'Ile-de-France e l'unico comune a essere nello stesso tempo dipartimento, secondo la riforma del 1977 e i dettami della legge PML, che espansero i vecchi confini comunali.


Con una popolazione di 2.229.095 abitanti è, dopo Londra, Berlino, Madrid e Roma, il quinto più popoloso dell'Unione europea e, in considerazione della superficie comunale, possiede una delle più alte densità  abitative del mondo. Tuttavia, l'estensione urbana della capitale francese è ben più ampia del suo territorio comunale: la sua area metropolitana, detta anche "Grande Parigi" (in francese Grand Paris), conta infatti circa 12 millioni di persone.


Con oltre 28 milioni di turisti l'anno, Parigi è la città più visitata al mondo, e secondo la rivista The Economist (2010), anche la più cara. Ereditando la storia di un imperio coloniale estesosi su cinque continenti, Parigi è considerata come il centro del mondo francofono e ha mantenuto una posizione internazionale di grande rilievo, sia come influente metropoli mondiale, sia come centro culturale, politico ed economico di indiscusso prestigio. 


Ospita, tra gli altri, il quartier generale dell'OECD e dell'UNESCO. Secondo stime effettuate dall CNN, nel 2009 Parigi era sede di 27 dell aziende Fortune global 500 (seconda città al mondo) clavanti a Pechino, New York e Londra. La presenza in città di una delle più importanti borse internazionali e le sue numerose attività economiche, politiche e turistiche, fanno di Parigi uno dei principali del mondo.


La città si trova su un'ansa della Senna, posizione molto favorevole poiché fondamentale snodo di trasporti e traffici del continente europeo. In effetti, la posizione di Parigi al centro dei principali itinerari commerciali terrestri a fluviali le permise di diventare una delle città più influenti della Francia a partire dal X secolo, con la construzione dei palazzi reali, di ricche abbazie e della celebre cattedrale di Notre-Dame.


Lungo tutto il corso della propria storia, Parigi ha saputo influenzare in modo determinante la politica, la cultura, lo stile di vita e l'economia dell'interno mondo occidentale. Nel XIII secolo diede grande impulso alla rinascita delle arti e del sapere grazie alla presenza della prestigiosa Università della Sorbona nel Quartiere latino; nel XIV secolo divenne una delle più importanti città del mondo cristiano.


domenica 2 settembre 2018

Sanità Pubblica


Il servizio di igiene e sanità pubblica, in acronimo SISP, è la struttura organizzativa del Dipartimento di prevenzione dell'ASL che si occupa della tutela della salute dei cittadini, della salubrità degli ambienti di vita e della promozione di corretti stili di vita. Il servizio di igiene e sanità pubblia svolge attività di prevenzione garantendo ai cittadini specifiche prestazioni sanitarie previste nei livelli uniformi di assistenza stabiliti dai piani sanitari regionali.


Il servizio di igiene e sanità pubblica garantisce la tutela della salute collettiva attraverso la prevenzione delle malattie, la promozione della salute ed il miglioramento della qualità della vita. Le attività proprie del SISP sono dirette a tutte le componenti della popolazione (infantile, adulta ed anziana) e si compiono attraverso interventi di assitenza, sostegno, controllo, vigilanza, formazione ed informazione. La programmazione sanitaria stabilita dal Piano sanitario nazionale e dal Ministrio della Salute, i pronunciamenti e le indicazioni impartite dall'Istituto superiore di sanità ed i principi di programmazione ed organizzazione regionale sono di fondamentale importanza nello svolgimento delle funzioni del servizio di igiene e sanità pubblica.


Le funzioni esplicate dal servizio di igiene e sanità pubblica si articolano principalmente nei seguenti campi di attività:

- Epidemiologia e profilassi delle malattie infettive.
- Vaccinazioni obbligatorie, facoltative e raccomandate.
- Educazione sanitaria in tema di igiene e sanità pubblica.
- Attività di prevenzione delle patologie legate al tabagismo, all'alcol e alla sedentarietà.
- Attività di prevenzione delle malattie emergenti trasmesse da vettori.
- Gestione dei flussi informativi di sanità pubblica.
- Prevenzione primaria e secondaria degli incidenti, dei tumori e delle altre malattie cronico-degenerative.
- Epidemiologia e profilassi della tubercolosi.
- Attività di sorveglianza e di indagine ambientales sui casi di legionello.
- Controllo e vigilanza sulle industrie insalubri.


sabato 4 agosto 2018

Alimenti funcionali


Gli alimenti funzionali sono alimenti, freschi o trasformati, naturalmente ricchi di molecole con proprietà benefichee prottetive per l'organismo, importanti nella practica nutrizionale perchè, se inseriti in un regime alimentari equilibrato, svolgono un'azione preventiva sulla salute. Il termine è stato coniato in Giappone negli anni'80.


Un alimento può essere considerato 'funzionale', se è sufficientemente dimostrata la sua influenza benefica su una o più funzioni del corpo, oltre ad effetti nutrizionali adeguati, tanto da risultare rilevante per uno stato di benessere e di salute o per la riduzione del rischio di una malattia.



Gli effetti benefici potrebbero consistere sia nel mantenimento che nella promozione di uno stato di benessere o salute e/o in una riduzione del rischio di un processo patologico o di una malattia. Alcuni esempi di alicamenti sono le verdure crucifere, gli agrumi, le bacche (frutti di bosco, bacche di goji, cranberry, alchechengio) l'aglio, la mela, la melagrana, il pomodoro, la curcuma, la soia, il tè verde e molti altri ancora.


Anche lo yogurt e altri prodotti fermentari sono considerati alimenti funzionali, per il loro contenuto in probiotici, microrganismi vivi con benefico impatto sull'ospite attraverso una azione benefica sul tratto intestinale. Attualmente nell'Unione europea manca una legislazione specifica su questa categoria di alimenti e sulla sua etichettatura.



domenica 1 luglio 2018

Il gazpacho e la salute


Nella cucina spagnola, il gazpacho è una zuppa fredda a base di verdure crude, molto apprezzata d'estate in regioni calde come l'Andalusia. Gli ingredienti principali sono tradizionalmente peperoni, pomodori, cetrioli e cipolla, arricchiti di volta in volta con erbe aromatiche differenti, e pane raffermo ammorbidito in acqua, che rende cremoso il composto.


Il piatto si mangia comunque freddo, talvolta addirittura con cubetti di ghiaccio e accompagna crostini di pane con uova sode su  una ciotola di terracotta, poichè questa trattiene meglio i sapori. Viene anche usato come aperitivo servito in bicchiere, come energetico rinfrescante.


Nel 1954 nel "Diccionario crítico etimológico de la lengua castellana" dal noto linguista catalano Joan Coromines si dice che l'origine deriva dal "caspacho" portoghese, che a sua volta deriva dalla voce pre-romana "caspa", che significa "frammento", in derivazione in lingua mozarabica, alludendo a ciò che è stato fatto con pezzi di pane; il suffisso -acho è proprio mozarabico e è molto esteso attraverso l'area di Andalusia.


Alcune teorie sull'etimologia presentano altre idee che non hanno una accettazione accademica generalizzata, per esempio: in accadico il verbo kasapu (frantumare) significa rompere in pezzi per essere distribuiti. L'origine del gazpacho può essere attribuito all'ellenico kykeon (chiamata anche dai romani come posca): una bevanda rinfrescante a base di acqua e vino.


Con l'avvento dell'islamismo durante l'invasione araba di al-Andalus nell'VIII secolo, al gazpacho ellenico furono aggiunti sale e olio d'oliva. I primi gazpachos conosciuti  (quelli originali) portavano solo pane, aceto, olio e spesso aglio e talvolta noci macinato, come mandorla (noto come ajoblanco, uno dei più antichi gazpachos conosciuti).


La ricetta del gazpacho odierno con Pomodoro e Peperone è relativamente recente, dal secolo XIX, dato che sono piante originarie del Nuovo Mondo e la loro coltivazione massiva a scopo alimentare in Europa è successiva al XVI secolo.

sabato 16 giugno 2018

Brassica rapa rapa


La rapa (brassica rapa subsp. rapa) viene coltivata per la sua radice di forma tondeggiante, talvolta piuttosto tozza, ricoperta da una pellicina di colore rosso-violaceo, non edibile. L'interno è formato da una pasta bianca e giallognola, a seconda delle varietà, leggermente spugnosa, di gusto lievemente dolciastro.


La si consuma generalmente cotta con burro od olio di oliva e sale. Entra nella composizione della giardiniera ed è il componente principale di un tipico piatto friulano. Il valore nutritivo della rapa è piuttoso scarso: circa 4 per cento di glucidi, il 74-81 per cento è composto da acqua e alcuni sali minerali (230 mg di potassio, 30 mg di fosforo, 40 mg di calcio e quasi altrettanti di sodio).


Scarso il contenuto di vitamine salvo che per la vitamina C, di cui sono presenti più di 20 mg per 100 g di parte edule.

sabato 26 maggio 2018

Sistema politico degli Stati Uniti d'America


Gli Stati Uniti d'America sono una repubblica federale nella quale il potere politico è condiviso fra il Presidente degli Stati Uniti, il Congresso e le corti giudiziarie federali. Allo stesso tempo, il governo federale condivide la sovranità politica con i governi dei singoli Stati che compongono gli Stati Uniti. È la Costituzione a declinare la struttura del governo federale.


La molteplicità di livelli governativi riflette la storia degli Stati Uniti: il governo federale venne infatti creato dagli Stati, che come ex-colonie conquistarono un'autonomia legislativa indipendentemente l'uno dall'altro; all'interno di ogni Stato, ognuno di questi aveva creato una propria struttura amministrativo-politica decentrata per assolvere alle proprie funzioni ed volta che gli Stati Uniti si allargarono, si vennero a formare altri Stati modellati su quelli originari.


Esistono delle differenze sostanziali fra il sistema politico americano e quello di molte democrazi costituzionali di matrice europea. Fra le più evidenti si può accennare alla presenza di un parlamento (il Congresso degli Stati Uniti d'America) in cui la "camera alta" ha un peso politico maggiore rispetto all'altro ramo del parlamento ("camera bassa"), oppure al dominio di due partiti "maggiori" che dura da più di un secolo, generando un forte bipolarismo. 



Quest'ultimo fattore è dovuto anche (ma non solo) a ragioni storiche, che hanno determinado una serie di norme, sia federali che statali, che limitano fortemente lo spazio politico per i cosiddetti "third parties".